martedì, marzo 25, 2008

Il viaggio della speranza della sacra fiamma


La cerimonia di accensione della fiamma segna l’inizio dei giochi olimpici. Tale rito risale all’Antica Grecia, ove veniva tenuto acceso durante tutto il periodo delle celebrazioni delle Olimpiadi. Il fuoco sacro è stato reintrodotto solo nelle Olimpiadi di Berlino del 1936, su idea del professore tedesco e membro del comitato olimpico Dr. Karl Diem.
Ieri ad accendere la fiamma olimpica, mettendo la torcia in uno specchio concavo che riflette i raggi solari, davanti al tempio di Era, è stata la sacerdotessa Maria Nafpliotou.
.

Per gli antichi greci, il fuoco, rubato agli dei da Prometeo, aveva una connotazione divina e per tale motivo era presente in tutti i santuari. Tale fuoco, frutto del Dio del sole Apollo, che rappresenta lo spirito dei giochi, ieri ha acquisito, per la prima volta dopo secoli, significato e sostanza. Per la prima volta il significato dell’ideale olimpico ha preso corpo attraverso la contestazione di un gruppo di attivisti, che reclamavano la libertà per il Tibet. La fiamma spirituale dei giochi è anche azione. E’ movimento, è contestazione di fronte a qualsiasi cosa buia che acceca e distrugge la nostra etica. Un intero mondo spirituale cerca il nostro aiuto, cerca uno spazio di esistenza ed autonomia, al di fuori delle mosse politiche di uno Stato che vuole essere definito socialista.
.
La fiamma ha brillato ieri ad Olimpia, non lasciate la speranza che si spegni.