giovedì, febbraio 23, 2006

Le Cartellate

Anche oggi, giovedì grasso, ho deciso di postare un'altra ricetta del Carnevale... le cartellate sono, infatti, uno dei dolci più tipici della Puglia. Sono dette, a seconda delle diverse varianti dialettali, carteddate, frinzele, scartagghiate, crùstoli
Sono un dolce molto antico, come testimonierebbe una pittura rupestre del VI sec. a.C. rinvenuta a Bari, in cui viene raffigurata la preparazione di un dolce assai simile, di probabile origine greca, associato alle offerte fatte a Demetra, dea della terra, durante i misteri Eleusini. Agli albori del Cristianesimo, queste frittelle rituali si sarebbero trasformate in doni alla Madonna, cucinati per invocarne l’intervento sulla buona riuscita dei raccolti. Le Cartellate sono, inoltre, citate come “Nuvole et procassa” in un resoconto del 1517, stilato in occasione del banchetto nuziale di Bona Sforza, figlia d’Isabella d’Aragona.
In Grecia si prepara un dolce del tutto simile, detto diples, la cui forma è associata proprio come le cartellare alle fasce che avvolgevano Gesù Bambino.
Secondo alcuni il nome deriverebbe da “carta” o “cartoccio”, per la consistenza croccante della sfoglia, secondo altri deriverebbe, invece, dal latino tardo "cartellus" o "cartallus" (canestro, cesta) o dal siciliano "cartedda" (cesta) per la forma tipica che la fa rassomigliare ad un cesto intrecciato.
Possono essere passate nel vincotto o nel miele…
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Cartellate al vin cotto di fichi e cartellate al miele
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Ingredienti: 1kg di farina, 200 ml di vino bianco secco, 300 gr di olio di oliva, 1kg di vincotto di fichi o miele, 10 gr. di sale, 50 ml di acqua tiepida, olio per friggere.
Mettete la farina a fontana e nel centro versate il vino e l'olio. Sciogliete il sale nell’acqua tiepida, versate nell’impasto e lavorate bene. Formate delle palline che stenderete in una sfoglia sottile. Con la rotella tagliate delle strisce della larghezza di 3 o 4 cm. Piegate in due le strisce, in modo che abbiano uno spessore pari alla metà, e arrotolate su se stesse a spirale e fatele asciugare e riposare per circa 12 ore. Friggete le cartellate in abbondante olio bollente. Immergetele nel vincotto di fichi o nel miele. Potete cospargerle di cannella o confettini colorati.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Buone!! Io ne ho assaggiate un po' di quelle cotte nel vino MMMMM:)

Anonimo ha detto...

Buone,buone,buone!!!!!
diples mmmmmmmm!!!
Η φωτογραφία παραπέμπει (με πολλή φαντασία ) στο μέρος του σώματος που εξέρχεται...η ζωή. Αλλά και τότε m....mmmmm!!!!

Anonimo ha detto...

A dire il vero, nella zona della Puglia dove sono cresciuta io, le cartellate (in dialetto rigorosamente "cartddet") rappresentano un dolce tipicamente natalizio...
Ad ogni modo, tra le due varianti, io ho sempre preferito nettamente quella al vin cotto :-)

fiordizucca ha detto...

io le ho sempre mangiate a natale e mai a carnevale, ma immagino che ogni periodo sia buono :))

Orizzontidelgusto ha detto...

Ciao Fiore e ciao Acilia,
sia gli struffoli che le cartellate si preparano a Natale, ma anche a Carnevale... sono infatti dolci "semplici" e fritti e quindi appropriati ai giorni di grasso! A ben vedere, infatti, gli ingredienti usati per gli uni e le altre sono molto simili a quelli di frappe e castagnole!

Elisa ha detto...

Ai tempi del fidanzato pugliese io le mangiavo a Carnevale e adoravo quelle al vin cotto :)))