mercoledì, dicembre 06, 2006

Cucina tradizionale... un mare di sapori

La cucina non interpreta il mondo come l'arte e dà un'altra versione della grande questione filosofica del tempo, in quanto lo annulla. Cucinando le ricette delle nostre nonne teniamo nelle mani almeno cent'anni. Li teniamo! Li tocchiamo! Cucinando, gli attimi si ripetono e si immortalano su un tavolo durante il pasto.
Roland Barthes nel libro Psicosociologia dell'alimentazione dice: "alla fine il cibo perderà in sostanza e guadagnerà in funzionalità [...] ma all'interno della severità del contrasto tra il lavoro ed il rilassamento, è in pericolo la funzione festosa della cucina tradizionale".
La cucina "casareccia" di un tempo assorbiva la sua forza prima dal cuore e poi dagli ingredienti umili, ed aveva lo scopo di avvicinare e di trasportare amore e calore.
La cucina tradizionale trasporta il gusto dalla superficialità cosmopolita e la fa atterrare sui sensi e sui sentimenti. E' l'onda muta dell'oceano che affronta la quotidianità in modo profondo e leggero assieme.
L'arte del cuoco-sciamano eccita il corpo e rilassa il cuore.
Spunto di questo post è stata l'ultima ricetta proposta dalla Cuocarossa.
Prometto di tornare sull'argomento della cucina tradizionale perché la rivoluzione gastronomica è ante portam.
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Spinaci, riso e orata
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Ingredienti: 100 gr di porri finemente tagliati, 100 gr di cipolline fresche finemente tagliate, 500 gr di spinaci puliti e tagliati, 150 gr di riso, 1 e 1/2 Kg di orate sfilettate, 100 ml di vino bianco, 100 ml di acqua, 60 ml di olio extravergine di oliva, 1 mazzetto di aneto finemente tritato, un piccolo mazzetto di menta finemente tritata, 1 mazzetto di finocchietto, il succo di 1 e 1/2 limone, sale e pepe.

Soffriggiamo i porri e la cipollina fin quando si appassiscono. Alziamo la fiamma ed aggiungiamo gli spinaci, lasciando che tutta l'acqua che rilasciano si assorba. Aggiungiamo il riso, e dopo un minuto l'acqua ed il vino. Abbassiamo la fiamma, coperchiamo e lasciamo cuocere per 25 minuti. Quando il riso è cotto, lo togliamo dalla fiamma, aggiungiamo le erbette, il succo di limone, saliamo e pepiamo. Tagliamo i filetti di orata in circa 20 filettini, li saliamo e pepiamo e li facciamo soffriggere in po' di olio, un paio di minuti per lato.

2 commenti:

LaCuocaRossa ha detto...

miiiiiiiiiiii emossione! ho ispirato orizzonti!!
p.s. ti fai anche tu certe "letturine" facili facili eh!!!
;-PPP

Anonimo ha detto...

La semplicità nella sua massima espressione...
Provato!

Isoladisaffo